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C’è anche un piatto di squalo putrefatto nel viaggio artistico di Andrea Iorio

Dalla sardenaira all’hákarl. Il giovane artista ligure in Islanda per trovare ispirazione e scoprire usanze e segreti del popolo dei geyser. Video e foto.


L'inevitabile selfie sul set di "Fortitude", la fortunata serie televisiva girata in Islanda



Andrea Iorio e Rosalinda Esposito



Bocconcini di squalo putrefatto. Non propriamente una leccornia per chi come lui è cresciuto a suon di trenette al pesto, coniglio alla ligure e pisciadela (blasonata variante De.Co. ventimigliese della sardenaira).
Ma siccome un vecchio adagio recita che se vuoi conoscere veramente un popolo devi mangiare il suo cibo, Andrea non si è tirato indietro quando si è trattato di ingerire qualche bel tocco di Hákarl, il piatto tradizionale islandese a base di squalo putrefatto.
"L'Islanda mi ha sempre attratto” dice Andrea. “Il suo clima rigido, i paesaggi mozzafiato, i ritmi circadiani così diversi dai nostri mi affascinano. Quando sei su quest’isola ogni cosa appare estrema, ma anche rarefatta, quasi magica. Ti sembra di vivere in un sogno o in un brano dei Sigur Rós e vedi tutto in una prospettiva diversa, cosa fondamentale per la mia ricerca artistica”.
20miglia.com

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