Si chiude oggi al Grimaldi Forum di Monaco la bella esposizione dedicata al grande artista Irlandese
Fotografie e testo di Enzo Iorio
"Vi piaccia o no, l’opera di Francis Bacon non lascia indifferenti". Inizia così la breve presentazione della sontuosa esposizione dedicata dal Grimaldi Forum di Montecarlo a indagare le relazioni tra "Francis Bacon, Monaco et la culture française".
Le sessanta opere presentate, vale a dire circa il dieci per cento dell'intera produzione su tela dell'artista irlandese (Dublino, 1909 – Madrid, 1992), sono organizzate lungo un percorso espositivo molto ben strutturato, che oltre a fornire precisi ragguagli biografici sui diversi periodi di permanenza monegasca di Bacon, si sofferma a illustrare le influenze sulla sua arte da parte di altri grandi personaggi della cultura francese e non solo. Infatti accanto ad alcuni lavori di "francesi tout-court", come ad esempio Toulouse Lautrec, troviamo pregevoli esempi dell'attività artistica di autori che, nati altrove, hanno poi sviluppato le proprie poetiche grazie anche a una più o meno lunga immersione nella cultura dell'Hexagone: Picasso, Soutine, Giacometti, Michaux, Leger, ...
Il percorso di visita allestito al Grimaldi Forum, il cui commissariat è stato affidato a Martin Harrison, già autore del Catalogo Ragionato dell’Artista, copre la produzione che va dal 1929 al 1991, presentandola in grandi sale-capitoli: Ispirazioni, Il Grido, Corpi Umani, La Caverna Nera, Le Ultime Opus, Il Trionfo del Grand Palais.
Ci troviamo di fronte a grandi lavori singoli che si alternano a trittici dalle maestose campiture cromatiche in cui corpi e oggetti appaiono come fantasmi di solitudine che si smaterializzano in spazi geometrici appena accennati e che pur tuttavia si configurano come scatole di angusta incomunicabilità esistenziale.
Si esce dalla mostra con la consapevolezza di aver assistito non a una retrospettiva, ma piuttosto a un film immaginifico, quasi onirico, sulla vita e l’opera di uno dei più grandi artisti del XX secolo e la cosa, ci piaccia o no, non lascia indifferenti.
La mostra, realizzata con il concorso dei successori ereditari di Francis Bacon a Londra e della Francis Bacon MB Art Foundation a Monaco, si chiude oggi.
Enzo Iorio
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