Cala il sipario sulle sculture iperrealiste del grande artista americano esposte a Villa Paloma. 20miglia.com ci ha fatto un salto.
Testo e foto di Enzo Iorio
Visitare una esposizione di Duane Hanson equivale a fare un piccolo viaggio negli USA. Ci si trova di fronte a tipi umani che appartengono esclusivamente alla civiltà nordamericana. Che si tratti di bianchi, afroamericani o ispanici, gli individui riprodotti iperrealisticamente nelle sue sculture non sono mai persone specifiche, ma tipi, appunto, categorie. C’è la casalinga, l’imbianchino, il cowboy, il bambino nel passeggino, il cliente del fast-food, tutte persone che in realtà non conosciamo ma che ci sembra di aver già visto innumerevoli volte. In qualche caso ne apprendiamo perfino il nome, come quando la “donna delle pulizie”, con la sua tipica targhetta appuntata sul petto ci dice di chiamarsi Queenie.
Duane Hanson (nato ad Alexandria, Minnesota, nel 1925, e morto a Boca Raton, Florida, nel 1996) all'inizio degli anni Settanta divenne una figura centrale della corrente iperrealista con le sue sculture in poliestere dipinto, rifinite di abiti e accessori, ispirate a temi e soggetti della quotidianità americana, ritratti realistici della solitudine e della rassegnazione, della violenza, della società standardizzata.
La mostra, promossa da The Serpentine Galleries, è stata allestita nelle sale di Villa Paloma, una delle sedi del NMNM (Nouveau Musée National de Monaco).
Oggi è l’ultimo giorno per visitarla.
La terrazza di Villa Paloma |
Testo e foto © Enzo Iorio
Dal 20 febbraio al 28 agosto 2016
NMNM-Villa Paloma
56 boulevard du Jardin Exotique
MONACO
Duane Hanson: "Non deve essere attraente. Deve essere significativo." |
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