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Cent'anni fa, un eroe di Ventimiglia alla guerra di Libia

"Mi pare proprio impossibile di trovarmi alla guerra, mi pare di sognare. Oggi abbiamo assistito al bombardamento di questo graziosissimo paese." Eravamo nel 1911 e Battistino Ballestra aveva 21 anni. Partito da poco per la guerra di Libia, inizia a raccontare la sua avventura di giovane soldato italiano mandato dal governo Giolitti a conquistare il "posto al sole" di cui il nostro Paese si convinse di avere assolutamente bisogno e che invece si rivelò - dolorosamente, purtroppo - null'altro che uno scatolone pieno di sabbia (il petrolio non era ancora stato trovato).
Le memorie di Battistino - battaglie, incursioni, vita quotidiana nei deserti della Cirenaica e della Tripolitania -  rivivono oggi per noi grazie alle affettuose lettere che, come un diario, il giovane inviò puntualmente alla famiglia residente a Ventimiglia e alla scrupolosa trascrizione recentemente curata dallo storico Graziano Mamone. 

Dal libro:
Si legge sulla quarta colonna della prima pagina de Il Secolo XIX di mercoledì 8 maggio 1912:
"La morte di un valoroso a Lebda
- una dolorosa notizia ha impressionata questa Città, Il caporale Balestra Giovanni cadeva eroicamente alla presa di Lebda mentre cercava di salvare il suo capitano. La notizia venne accolta da questa popolazione perché era molto conosciuto ed amato da tutti. Partì col primo reparto bersaglieri per Homs ed in tutti i fatti d'arme si distinse per coraggio ed intelligenza.-
Dato per morto, Ballestra è invece ferito e riesce soltanto più tardi a dare notizie di sé alla famiglia e quando finalmente ritorna a casa il 2 giugno 1912 viene ricevuto da una folla in festa accorsa per omaggiare il suo eroe cittadino."


MEMORIE DI SABBIA
Storie di un bersagliere alla guerra di Libia
1911-1912
di Graziano Mamone
DE FERRARI EDITORE 
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