Notte di Halloween 2009 a Triora
4 amici, una macchina e una monetina per decidere se passare la sera di Halloween 2009 a Montecarlo, con il luna park e l’atmosfera già molto invernale, oppure a Triora, a più di 60 km da casa di strada stretta e tortuosa, dove c’è la tipica festa della notte delle streghe e un gelo decisamente invernale.
Non sarei qui a raccontare se non fosse uscito “testa” e la moneta non avesse deciso per noi la meta: Triora.
Intorno alle 22 imbocchiamo un’autostrada
completamente deserta e usciamo ad Arma di Taggia, dove prendiamo la provinciale che si incunea nella Valle Argentina e, dopo più o meno mezz’ora, ci troviamo imbottigliati in un traffico quasi completamente fermo su per i numerosi tornanti che portano a Triora.
Giunti finalmente a Molini di Triora, cioè a 6 km da Triora, sono le undici e mezza e ci dicono che dobbiamo parcheggiare la macchina e, o salire a piedi, oppure farci una coda lunga 100 metri per aspettare due camionette adibite a navetta per l’occasione.
Stavolta non abbiamo avuto bisogno della monetina perché all’unanimità abbiamo deciso di andare a piedi; così abbiamo camminato per 40 minuti nel buio, solo con la luce della luna e i fari delle poche macchine che scendevano verso valle.
Siamo arrivati a Triora a mezzanotte e trenta e ci siamo ritrovati, stanchi e sudati, in mezzo a una folla festante e travestita nei modi più disparati e terrificanti. Il concerto principale era appena finito ma c’era ancora molta gente che beveva e rideva e in qualche bar si continuava suonare.
Abbiamo incontrato qualche collega universitario e molta gente di Ventimiglia. Tra i travestimenti migliori: un ragazzo vestito da mucca, che ci ha fatti morire dal ridere, e un realistico Michael Myers da “Halloween – La notte delle streghe”, celeberrimo film di John Carpenter.
C’erano anche molte bancarelle che vendevano oggetti fantasy e di magia, altre oggetti artigianali e altre ancora permettevano di farsi leggere le carte e la mano; tutto in perfetto stile stregonesco.
Alle 2, ormai stremati, siamo riusciti a salire sull’ultima navetta evitando i 6 km a piedi del ritorno e … in due ore siamo riusciti a tornare a casa.Vi consiglio vivamente di fare quest’esperienza, il prossimo anno, perché quella di Triora è una festa davvero magica e unica e che raccoglie visitatori da tutta Italia e anche dall’estero; solo, cercate di partire un po’ prima di noi, magari anche alle quattro del pomeriggio, e vi godrete proprio una bella serata.
Andrea Iorio
domenica 1 novembre 2009
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